giovedì 1 ottobre 2015

"Svolta realistica, patriottica e futurista..."


Simbolo nuovo che ricorda tanto quello della vecchia Alleanza Nazionale, toni concilianti con il centrodestra lombardo, elogi a Silvio Berlusconi e Roberto Maroni: è la svolta moderata di Destra per Milano? “Svolta realistica, patriottica e futurista, nessun cedimento sui valori ma sano pragmatismo politico, necessario per vincere e difendere il bene comune.”  risponde sorridendo Roberto Jonghi Lavarini, storico esponente della destra milanese. “La tradizione è un corpo vivo, le nostre radici non si discutono ma la nostra identità si deve affermare nel quotidiano, nello stile di vita, nelle azioni concrete. Ora abbiamo il dovere principe di difendere la sicurezza ed il benessere del nostro popolo, minacciato dalla plutocrazia mondialista e dalla invasione di immigrati extra-europei”. La solita vecchia teoria filosofica del complotto mondiale? “Noi vogliamo risolvere i problemi concreti delle famiglie e delle imprese italiane, vessate dal fisco e dalla burocrazia, massacrate da multe ed Equitalia, truffate e umiliate dalla usura bancaria e dalle speculazioni delle borse. Il sistema euro, il terrorismo, le guerre e l’immigrazione sono frutti avvelenati di precise scelte e strategie dell’alta finanza internazionale. I popoli e le nazioni devono assolutamente riappropriarsi della sovranità politica, economica e monetaria. Altro che filosofia…”. Va bene, ma in concreto, nel vostro piccolo, cosa farete? “La destra italiana deve tornare a fare buona politica, ad incidere nelle scelte che contano, portando i suoi valori, argomenti e soluzioni. Per questo, serve una nuova Lega degli Italiani, che unisca le migliori forze in campo. Il centrodestra deve tornare al governo della nazione, partendo dalla riconquista di Milano” (Gianni Spina, Italia.in.forma)